Il curriculum vitae formato europeo: sarà sempre quello giusto?

Il curriculum vitae, è risaputo, rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per coloro che sono alla ricerca di una occupazione: è a tutti gli effetti  la prima modalità con la quale possiamo entrare in contatto con una azienda e da quanto il curriculum sarà stato scritto in maniera efficace e convincente dipenderà la possibilità di ottenere un colloquio conoscitivo e/o partecipare all’iter di selezione.

Ma quale è il formato giusto da utilizzare?

Per lungo tempo è stato riconosciuto come formato “giusto” del curriculum vitae, il formato Europass proposto dall’Unione Europea con l’obiettivo di standardizzare un documento, il curriculum appunto, al fine di favorire la circolazione delle professionalità oltre i confini nazionali.

Si tratta di un formato che prevede una rigida strutturazione ed una collocazione delle esperienze formative e lavorative in ordine cronologico inverso, dalla più recente a quella svolta più indietro nel tempo; non lascia spazio a contenuti diversi dal testo, se non per la foto che va comunque collocata in un campo predefinito, ossia in prima pagina – in alto a sinistra.

Siamo sicuri che questo tipo di formato piaccia alle aziende?

Per risponde a questa domanda dobbiamo tenere presente che se è vero che il formato Europass del curriculum è bene accetto se inviato ad enti pubblici o se utilizzato per la partecipazione ai concorsi pubblici, è altrettanto vero che  esso presenta dei limiti:

  • per rispettare il layout previsto da questo formato si rischia di scrivere una sorta di “lista della spesa” elencando esperienze lavorative e formative senza poter dare rilevanza a quelle che sono più in linea con il profilo che ci candidiamo a ricoprire;
  • le competenze tecniche e soprattutto trasversali che oggi rappresentano un elemento chiave per fare la differenza sul mercato del lavoro e dunque che sono fondamentali per una impresa ai fini dell’individuazione del candidato giusto al posto giusto, sono relegate alle fine all’ultima pagina del cv;

Prima di scegliere quale formato del curriculum utilizzare dobbiamo tenere a mente che il processo di selezione non tiene conto solo delle conoscenze e delle competenze tecniche di cui sono in possesso i candidati, bensì anche e soprattutto della competenze trasversali, dei punti di forza che contraddistinguono il candidato. In ultima analisi dal curriculum si vuole “vedere”  che tipo di persona è il candidato, se può portare davvero, con la sua personalità, un valore aggiunto all’organizzazione.

Insomma, chi siamo conta tanto, se non più,di ciò che sappiamo e sappiamo fare. Se questo è vero è evidente che il curriculum formato europeo non è funzionale allo scopo.

Del resto le imprese, come pure le Agenzie per il Lavoro, ricevono ogni giorno migliaia di CV, e in genere non dedicano più di un minuto a ciascuno di essi per decidere se approfondire la candidatura oppure no, pertanto, se l’obiettivo è quello di suscitare l’interesse del selezionatore, mettendo in evidenza le soft skill e ciò che ci rende idonei al ruolo che ci candidiamo a ricoprire, un formato libero e creativo del curriculum risulta più efficace.

Fermo restando che, nel caso in cui sia esplicitamente richiesto il formato Europass, è questo che dobbiamo utilizzare, se ci rivolgiamo alle imprese, in particolare se operanti in settori in cui la creatività, è una competenza fondamentale – pensate al settore della grafica, dell’arte, della moda, dell’architettura – usare un formato personalizzato di curriculum ci consentirà di contraddistinguerci, attirando l’attenzione del lettore.

Non è un caso che l’Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive per il Lavoro, abbiamo indetto alla fine dello scorso anno, un contest dal titolo “Al lavoro? Mi presento così” mettendo in palio un montepremi di 10 mila euro per le migliori proposte di curriculum alternativi e creativi presentati. Ai partecipanti è stata data la possibilità di utilizzare molteplici mezzi: immagini, fotografie, musica, video, racconti, ecc … ).

Potrete trovare spunti interessanti per individuare nuove modalità di presentazione delle vostre candidature sul sito dell’Anpal nell’area News.

Adesso tocca a te scrivere il tuo curriculum personalizzato e mettere in campo la tua eccellenza!

 

scritto da Marina Longobardi – HR Specialist

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